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Che c’entra un pizzaiolo napoletano con un panettone milanese?

di Enzo Coccia

Sei anni fa ho conosciuto Eduardo Ore, un bravo pizzaiolo napoletano trapiantato a Piacenza. L’incontro avvenne nella mia pizzeria, durante una delle tante serate organizzate per presentare Il Sole nel piatto, il documentario sulla pizza napoletana prodotto dalla Rio Film per la regia di Alfonso Postiglione. Uno di quegli incontri per addetti ai lavori in cui si ha la possibilità di conoscere giovani colleghi e di scambiarsi opinioni sul lavoro. Quando trascorri tanti anni della tua vita a contatto con i clienti, i colleghi e i produttori – come capita a me da una vita! – ti fai un bagaglio di esperienze tale da saper valutare, in maniera quasi infallibile nella maggior parte dei casi, se l’interlocutore che ti sta davanti è realmente interessato al tuo lavoro, ai tuoi progetti e ai tuoi sogni oppure ti ascolta semplicemente per pura cortesia ed educazione.

Con Eduardo avevo visto giusto fin dal primo momento: è un vero artigiano pieno di coscienza e dedizione per quel mondo complesso e meraviglioso che è il cibo e la cucina. Nel corso degli anni le nostre strade si sono incrociate più volte, ci siamo trovati in sintonia in moltissimi progetti e il rapporto lavorativo si è via via consolidato fino a suggellarsi definitivamente con il mio ultimo progetto: il locale ‘O sfizio d’’a Notizia in cui Eduardo è responsabile della produzione. Per chiudere in bellezza questo 2016, così intenso che ci sta regalando tante soddisfazioni, Eduardo mi ha proposto di produrre dei panettoni.

“Enzo se producessimo dei panettoni per Natale per i nostri clienti?”. Eduardo è un lavoratore rigoroso ma allo stesso tempo ha una grande curiosità, qualità imprescindibile per migliorarsi, che lo accompagna ogni giorno e lo spinge a ricercare sempre nuovi stimoli. Ecco perché ho accolto con favore e serietà la sua proposta. Lo so che qualcuno, leggendo questo post, potrà pensare immediatamente: “Ma che c’entra un pizzaiolo napoletano con il panettone milanese?”. Vi assicuro che non è una trovata pubblicitaria, né tanto meno un mezzo per avere un ritorno economico. Diciamo pure che io ed Eduardo ci siamo cimentati nella “ricerca”, a studiare come un prodotto tipicamente milanese, qual è il panettone, possa dialogare con la nostra Campania Felix, avere un riscontro locale, in poche parole “parlare napoletano”.

E così è nato “Vesuvius”, un panettone che parla napoletano perché è prodotto con il lievito madre innescato uva catalanesca e, successivamente dallo stesso vitigno tipicamente campano, abbiamo ricavato l’uva appassita per la sua farcitura. Insomma alle tecniche dei grandi maestri pasticceri milanesi, Achille Zoia e Piergiorgio Giorilli, di cui Eduardo è stato allievo e che hanno codificato il vero panettone artigianale, abbiamo aggiunto i sapori della nostra terra nella consapevolezza che dalla fusione di queste eccellenze non possa che nascere un prodotto di qualità.  A questo punto non mi resta che invitarvi ad assaggiarne una fetta, esclusivamente nei locali de La Notizia.