La pizza napoletana è un’arte libera e democratica

di Enzo Coccia

Con l’Unesco si è definita l’arte di questo lavoro ma questa volta voglio parlare di libertà e democrazia in relazione alla pizza napoletana. “Libertà e democrazia” può sembrare uno slogan politico di un partito che proviene dalla scissione di un altro un pochino più grande che vuole cercare di trasmettere con solo due parole dei valori importanti.

Vi spiego perché la pizza napoletana è libera, libera da formalismi e dogmi, da regole ed imposizioni. Non vi è un dress-code per accedere al locale pizzeria, il servizio non viene effettuato né da uno sbarazzino, né da un cameriere, né da un maitre ingessato e serio; non vi sono fronzoli né liriche per descrivere una pizza napoletana nel menù.

Essa sta in carta insieme alle sue sorelle in modo diretto, semplice e concreto e non ha certo bisogno di giri di parole per presentarsi. In un qualsiasi menù di pizzeria comunica sincerità e verità di quello che ti propone.

La libertà di modificare la pietanza a proprio piacimento e desiderio cosa impensabile in una qualsiasi osteria, trattoria o ristorante. Una semplice margherita può essere bene cotta o poca cotta, con più formaggio o senza etc.. e ha una infinità di varianti secondo il gusto personale e l’intimo piacere del cliente. Questa è una forma di libertà che, anche se minima nel nostro vivere quotidiano, è anche qualcosa di gradito e desiderato.

La libertà di condividere la stessa pizza in tranci con gli altri che siedono allo stesso tavolo in modo conviviale o la libertà di un menù degustazione da dividere a due e più infinite persone; la libertà del piatto unico che ti soddisfa o sazia, a seconda del verbo che vogliamo utilizzare; la libertà del costo certo del conto nel locale pizzeria e la libertà di concepire questa pietanza come un cibo d’asporto unico per storia e tradizione.

Nel corso dei secoli il cibo è stato un segno identitario per le classi sociali, un simbolo del potere economico, esso aumentava la qualità e il costo rispetto al portafoglio. Io amo definirla la scala sociale del piatto. La pizza invece è democratica perché è per tutti nel mondo ed è accessibile con una qualità eccellente; essa è per tutte le fasce di età dal bambino di 1 anno al nonnino di 99 anni. Come dice una famosa pubblicità “che mondo sarebbe senza la pizza napoletana?”